Quali sono le caratteristiche dei vari sistemi di stampa?
Risposta
Ai nostri giorni i sistemi di stampa possibili sono molteplici e ognuno ha le
sue caratteristiche e peculiarità, vediamo le caratteristiche di quelli
più utilizzati:
Fotografico a sviluppo chimico:
Questo è il metodo classico utilizzato per la stampa di fotografie;
in pratica un foglio di carta sensibilizzato per mezzo di un'emulsione agli
alogenuri d'argento (elemento sensibile alla luce) viene impressionato da un
fascio di luce che passando attraverso un negativo (analogico o digitale) lascia
passare più o meno luce secondo le zone più o meno esposte.
Sulla carta l'esposizione alla luce provoca annerimenti più o meno intensi
in relazione alla quantità di luce ricevuta andando così a disegnare
l'immagine sul foglio.
Al momento dell'esposizione alla luce, l'ìmmagine non è ancora
visibile (immagine latente) ci sarà bisogno di far passare la carta esposta
attraverso soluzioni chimiche che interagendo con l'emulsione fotosensibile
ne riveleranno il grado di esposizione generando così l'immagine sul
foglio che andrà poi fissata attraverso un ulteriore bagno chimico (fissaggio).
Questo tipo di stampa viene eseguita con stampanti munite di un carrello che
muovendosi avanti e indietro sulla larghezza del foglio, attraverso una testina
di stampa, vengono proiettate sul supporto minuscole goccioline di inchiostro
nei colori primari sottrattivi (cmyk - ciano, magenta, giallo e nero) creando
così l'immagine.
Questo sistema è quello maggiormente utilizzato a livello amatoriale,
ci sono in commercio modelli "casalinghi" acquistabili per poche decine
di Euro, ovviamente
con le macchine professionali (plotter) si ottengono risultati qualitativamente
migliori ed è possibile stampare su formati molto grandi.
Questo metodo è stato sviluppato nei primi anni 70 dalla Xerox, in pratica
l'immagine viene proiettata da un fascio di luce laser su un tamburo fotosensibile,
quest'ultimo si caricherà elettrostaticamente trattenendo più
o meno toner sulla superfice secondo la quantità di luce ricevuta e rilasciandola
al passaggio della carta attraverso il tamburo.
Anche di questo tipo di stampanti, come per quelle a getto d'inchiostro, negli
ultimi anni sono stati prodotti modelli molto economici che ne hanno permesso
una larga diffusione anche per esigenze casalinghe o di piccoli uffici che necessitano
di tirature limitate di copie.
Nella tecnica off-set attraverso una pellicola fotografica sulla quale è
impressa l'immagine della pagina da stampare l'immagine viene trasferita su
una matrice di alluminio poi montata su un rullo.
Su questa matrice, le aree da stampare dette grafismi saranno ricettive alle
sostanze grasse contenute negli inchiostri mentre le altre aree non impressionate
(dette contrografismi) saranno ricettive all'acqua.
La matrice sarà prima umidificata con acqua e poi fatta passare attraverso
un rullo inchiostratore trattenendo l'inchiostro sulle aree con grafismi e respingendolo
nelle aree con contrografismi.
A questo punto l'inchiostro sarà trasferito su un altro rullo questa
volta in caucciù che trasferirà l'inchiostro sulla carta.
Questo metodo di stampa prevede una preparazione delle matrici di stampa abbastanza
complesso ed è per questo utilizzato solo per grandi tirature di stampa.