Time at work – Mostra di Sarah Moon

Time at work – Mostra di Sarah Moon

Dal 19 settembre 2018 al 6 gennaio 2019, due mostre fotografiche presso la Fondazione Sozzani a Milano, rendono omaggio al percorso artistico dal 1995 al 2018 di Sarah Moon, artista e fotografa riconosciuta a livello mondiale.

Circa novanta opere, accompagnate dal suo film documentario su Lillian Bassman (“There is something about Lillian”, 2001) e dal cortometraggio “Contacts” (1995), saranno esposte nelle sale della Galleria.

In parallelo, Armani/Silos espone “From one season to another”, una raccolta di oltre 170 opere che offre uno sguardo trasversale sul lavoro di Sarah Moon, accostando opere inedite e meno conosciute alle sue evocative immagini di moda.

Scrive Sarah Moon: “Time at Work. Questa è la storia del tempo che passa e cancella. Qui e ora, la storia che racconto non è completamente mia, è la storia di queste fotografie prima che scompaiano. È il tempo al lavoro. Per caso ho ritrovato queste immagini in positivo da polaroid che non ho terminato; alcune erano inaspettate, altre solo rovinate, molte sbiadite poco a poco. Le ho raccolte e unite con alcuni lavori recenti.”

Sarah Moon inizia la sua carriera nella fotografia di moda nel 1970.
Dal 1985 ha iniziato a perseguire un percorso artistico personale. Le sue foto sono state oggetto di molti libri fotografici, tra i quali “La Sirène d’Auderville”, “Coïncidences”, “L’Effraie”, “Now and then”, “Circuss”, “Le Fil Rouge”, “Le petit Chaperon Noir” e altri.
Riceve inoltre il Prix Nadar nel 2008 con il libro “1.2.3.4.5”

Nel 2003 una mostra personale viene presentata alla Maison Européenne de la Photographie e poi portata in tour a al Royal College of Art di Londra nel 2008) e poi a Mosca, Pechino, Shanghai e al Kyoto Museum of Contemporary Art.

Nel 2015 alla Deichtorhallen Hamburg viene presentata una sua ampia retrospettiva “Now and Then”.

Sarah Moon ha anche diretto numerosissimi film e video tra cui “Le montreur d’images”, “Mississippi One” e film storici su fotografia e fotografi come quelli su “Henri Cartier-Bresson” e “Lillian Bassman”.

Moltissimi i premi e riconoscimenti, tra i quali il Leone d’oro per i film pubblicitari a Cannes con Cacharel; il leone d’argento per i film pubblicitari nel 1989 a Cannes; il premio DADA a New York nel 1972; il premio libri per l’infanzia a Bologna con “Le petit Chaperon rouge” nel 1986; il Grand Prix de la Société allemande de photographie, Grand Prix de la Photographie a Parigi nel 2005 e il Prix Nadar a Parigi nel 2008.

Visita il sito della Fondazione Sozzani per ulteriori informazioni

AllPrints

I commenti sono chiusi